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Cliff Hanger

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Cliff Hanger è un videogioco arcade per LaserDisc pubblicato dalla statunitense Stern Electronics nel 1983.

Il videogioco utilizza animazioni dai film d’animazione Lupin III e Lupin III – Il castello di Cagliostro, appartenenti alla saga di Lupin III.

Cliff Hanger richiede che il giocatore prema un tasto o muova il joystick in una particolare direzione appena gli viene comandato, affinché la storia del videogioco possa andare avanti.

A differenza dei primissimi lasergame pubblicati, si dispone di due pulsanti atti a controllare rispettivamente le mani e i piedi di Cliff: ad esempio le mani per aprire una porta o usare la pistola, i piedi per saltare un ostacolo.

Un’altra particolarità sono delle scritte che compaiono sul fondo dello schermo quando si fa una mossa sbagliata e si perde una vita, suggerendo quale sarebbe stata la mossa giusta da fare e facilitando l’apprendimento delle sequenze di azioni, che altrimenti in giochi simili andavano scoperte a tentativi.

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arcade story
Nella provincia di Vicenza, più precisamente ad Arzignano prende vita il progetto di Arcadestory. Una realtà fondata nel 2017 da Antonio Nati che insieme a Michele Colucci, Andrea Genovese e Andrea Vesnaver vuole mantenere vivo l'interesse per i cabianti arcade degli anni 80'. Questo è reso possibile grazie al grande lavoro di ricerca e restauro che ha portato Arcadestory ad avere una collezione di oltre 300 cabinati originali e ad inaugurare nella propria sede una vera e prorpria salagiochi anni 80. Spinti dalla volontà di voler condividere questa passione il progetto continua ad evolversi anche sui social dove siamo già presenti su diverse piattaforme come Facebook, Spotify, Youtube e Instagram. In'oltre a marzo 2020 è nato il "salotto di Arcadestory", un live talkshow dove si alternano ospiti non strettamente legati al mondo arcade (doppiatori, speaker radiofonici, scrittori, attori, youtuber, comici, giocatori professionisti di E-sports, conduttori televisivi, cosplayer, musicisti) per raccontare i ricordi e le emozioni legate alle salagiochi di un tempo. Speriamo, attraverso queste iniziative, di poter raggiungere più persone possibili dando la possibilità anche a chi non ha vissuto negli anni 80 di poter recuperare e scoprire la storia dei videogiochi e i suoi protagonisti.

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