Castlevania è su Netflix e la serie è stata confermata per una terza stagione.
Le conversioni da videogiochi a serie televisive, film e cartoni animati non sono facili, anzi e la storia del cinema lo insegna a tutti (chi ha nominato Super Mario?).
Quando Netflix ha annunciato la produzione di una serie basata sulla saga Castlevania di Konami, molti hanno gioito: le serie televisive sono la moda del momento e Netflix è un nome che desta fiducia e che mette sempre molto impegno nelle proprie produzioni.
La sceneggiatura è stata affidata a Warren Ellis, che ha all’attivo decine di albi realizzati per Marvel, DC Comic, Wildstorm e altre case editrici, una sicurezza nel genere, almeno sulla carta.
La serie è ispirata al videogioco della Konami Castlevania III: Dracula’s Curse, terzo episodio della nota e amatissima saga videoludica.
La serie anche se godibile ha in se la presenza di alcuni grossi problemi a livello di sceneggiatura, ma il comparto grafico è degno di nota.
Infatti lo stile grafico è un ottimo mix tra animazione occidentale e orientale e rende nel migliore dei modi le atmosfere cupe e decadenti, nonché il look perfettamente riconoscibile di ogni singolo personaggio.
Il problema fondamentale è che i personaggi parlano, parlano e ancora parlano, troppo, diventando insopportabili.
Sembra quasi che Ellis temesse di non essere compreso dal pubblico.
Il tutto rende la visione lenta e stancante, anche per i fan incalliti del videogioco.
La serie è stata comunque accolta bene dai fan perché prodotto di un brand forte, ma che non possiamo definire al 100% ben riuscito, aspettiamo quindi la vostra visione e un vostro giudizio.
