L’italiano nei videogiochi.
Oggi siamo ci siamo abituati, una volta era un lusso. Oggi abbiamo addirittura localizzazioni che arrivano ad un doppiaggio completo: la qualità dell’adattamento è ancora molto altalenante ma la resa in italiano non scende mai sotto il livello di “non particolarmente ispirata” o troppo calcata dall’inglese.
Ad onor del vero, perfino i primi Crash Bandicoot su PlayStation furono interamente tradotti e doppiati (legittimando la pronuncia bAndicOt), ma se andiamo un attimo più indietro, la lingua italiana la troviamo forse solo nel manuale.
In alcuni casi però, nei manuali degli anni 80 e primi 90 alla voce “Italiano” troviamo un idioma che probabilmente viene da una timeline parallela dove Dante l’avevano mandato a zappare, che tanto per imparare tutto basta un motore di ricerca (Google non c’era ancora, ma Virgilio sì).