Commodore è stato senza dubbi uno dei marchi top negli anni 80 e oggi la società è diventata interamente Italiana.
Un gruppo di imprenditori italiani capitanati da Massimo Canigiani, Carlo Scattoni e Paolo Besser hanno fondato la Commodore Business Machines, acquistando anche i diritti per l’utilizzo del marchio.
Sono stati lanciati una serie di smartphone che hanno avuto uno scarso successo, ma hanno destato l’interesse dagli appassionati Commodore.
E’ seguita una causa legale proprio sul diritto del nome, che l’European Union Intellectual Property Office ha risolto a favore degli italiani, rigettando le richieste di Polable e C-Holding BV ed assegnando alla compagnia del nostro paese l’utilizzo del marchio “C”.
Canigiani, parlando con TGCom ha dichiarato “gli stessi membri del team originale di Commodore erano a favore del nostro progetto. La nostra idea non è mai stata quella di creare prodotti speculativi, ma device minuziosamente curati a livello stilistico, ingegneristico e caratterizzati da una forte ottimizzazione del software“.
E per il futuro dice “siamo produttori iscritti a GSMA da quattro anni, siamo stati capaci di portare in Italia un marchio di grande forza e il nostro sogno è quello di creare molti posti di lavoro per i giovani italiani, contribuendo a limitare la fuga delle professionalità più brillanti e promettenti verso l’estero. Il successo della nostra impresa deve partire da innovazione tecnologica e cura del prodotto, garantite da uno staff altamente preparato, capace di guardare a nuove categorie merceologiche per espandere il marchio”.