A Pig Quest
Editore/Sviluppatore: Protovision – Piggy 18 Team
Genere: Platform/Adventure
Piattaforma: Commodore 64
Anno: 2023
Il piccolo ma audace maialino Frank Further ha le idee chiare. Vuole vivere in pace nella sua adorata e verdeggiante Porkville.
Vuole passarci tutta la sua esistenza, grufolando e mangiando ogni leccornia presente nella sua valle.
Ma, chiamalo fato, chiamala fortuna, chiamalo karma, si ritrova coinvolto in un grande e incredibile avventura.
Sono sparite le statue del benessere, gli abitanti di Porkville sono diventati irascibili, indifferenti e oziosi (beh, sono maiaili) ed è stata rapita la principessa Lady Porketta!
Dopo tutto questo anche il più pacioso dei maiali si arrabbierebbe e quindi il piccolo Frank, armato di coltello da lancio e magliettina della salute si lancia dentro una caverna e… parte l’avventura.
A PIG QUEST è un titolo molto atteso da tutti i “commodoriani”. È realizzato a quattro mani da quelli che potremmo definire i “4 cavalieri” ovvero il Piggy 18 Team, un gruppo formato da Mauricet e Antonio Savona che si sono occupati del Game Design, del concept, del coding e della grafica a cui si aggiungono Aldo Chiummo e Gaetano Chiummo, alla musica e agli effetti sonori.
Insomma dei pezzi da 90.
Poteva deludere? Assolutamente no.
Ci troviamo di fronte ad un gioco che sembra un semplice platform game che strizza l’occhio a Ghost ‘n Goblins, ma che presenta una profondità degni dei giochi di ruolo come Zelda.
Non ci troveremo solo a saltare e menare le mani (anzi lanciare le armi), ma saremo costretti ad usare un po’ di ingegno per superare i livelli.
Attiveremo piccole carrucole per sbloccare accessi o portali, raccoglieremo gemme preziose per aprire oggetti magici oppure semplici chiavi per accedere ad alcuni forzieri pieni di armi.
Potenziare il nostro armamentario ci permetterà di sopravvivere più a lungo. Nei forzieri sparsi (e non solo) troveremo alcune armi aggiuntive (il martello di Pork è il mio preferito) oppure armature che attutiranno i colpi più complessi.
Insomma c’è molto di più di quello che sembra in A PIG QUEST.
Cinque mondi, tutti ispirati e disegnati con grandissima maestria. Sotterranei, città in fiamme, fiumi, paludi, una antica prigione nascosta. C’è di tutto e di più e quello presente è strutturato con grande maestria.
L’aspetto del gioco è impressionante. Non pensavo di vedere una simile cura per la grafica in un titolo per C64. Certo, di recente abbiamo assistito ad autentici capolavori, ma A PIG QUEST è incredibilmente dettagliato. Nulla è lasciato al caso. Nessun’animazione, ne dettaglio dei fondali ne colori sullo schermo. Tutti si muove perfettamente e in modo fluido. I colori sono vivaci (nonostante la palette del Commodore) e i personaggi incredibili.
Ma la parte che mi ha fatto impazzire e quella audio. Una colonna sonora incredibile che dimostra di cosa è capace il C64 grazie all’uso perfetto del SID e dei suoi canali audio. Alcuni temi sono incredibili e ti rimangono in testa anche dopo aver spento tutto.
La profondità di gioco è ottima. I livelli sono caratterizzati bene e con meccaniche interessanti, intuitive e mai complesse anche se richiedono colpo d’occhio e un po’ di manualità.
La voglia di vedere i livelli (bisogna sconfiggere il nemico di ogni livello per accedere al successivo) fa sì che non ci stacchi troppo presto dal joystick.
A proposito di joystick. Consiglio caldamente l’uso di quest’ultimo al posto del pad per una maggiore semplicità nei salti (che si fanno premendo in su).
Il titolo lo potete acquistare in formato cartuccia sul sito di Protovision oppure in versione digitale sulla pagina itch.io degli sviluppatori.
Ora bando alle ciance… basta poltrire in quella palude! Siamo prodi maiali e dobbiamo salvare Lady Porchetta!
PRO:
Grafica, sonoro, profondità di gioco e livelli bellissimi.
Vi basta?
CONTRO:
Nulla da segnalare.